vigneto Friuli

LA VENDEMMIA 2004 IN MEZZO AL GUADO
A parer mio….

(di Claudio Fabbro 26.9.2004)

Con un andamento stagionale decisamente diverso da quello anomalo e "mediterraneo" registrato nel 2003 i viticoltori hanno affrontato un'altra vendemmia adottando strategie nuove per tempi e modalità rispetto al recente passato.
Pur essendo prematura una valutazione definitiva di quelle che saranno qualità e soprattutto quantità delle uve rosse dei mosti e vini che ne deriveranno tentiamo -seppur con tutte le riserve del caso trovandoci attualmente "in mezzo al guado"-- qualche anticipazione.
"Il regolare sviluppo vegetativo accompagnato da una ottima omogeneità dei germogli ha creato tutti i presupposti per il raggiungimento di buoni per non dire ottimi livelli quali/quantitativi.
Alla generosa fecondazione si è ovviato con forti diradamenti e potature adeguate .
La pratica del diradamento in annate come questa è da ritenersi "atto dovuto" ed imprescindibile quanto meno per chi punta ad una bottiglia di qualità il cui contenuto regga nel tempo".
Chi non ha operato in tal senso nell'estate 2004 sarà fortemente penalizzato.

UN PO' DI UVA IN PIU' DUNQUE E ( PER IL MOMENTO..) ANCORA SANA
"I programmi regionali di difesa integrata hanno consentito di portare al raccolto un'uva mediamente molto sana.
Le grandinate ( notevoli ma localizzate quelle del 19 giugno scorso..) hanno creato lesioni ormai da tempo cicatrizzate con prodotti a base di rame
Se ad inizio stagione si erano rilevati episodi d'acariosi e peronospora va detto che agli stessi si era rimediato con trattamenti "ad hoc" indicati dal SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE e dai GRUPPI DI LOTTA GUIDATA ( Consorzi Organizzazioni professionali ecc.).
Qualche coda in chiusura della campagna fitosanitaria ha riguardato eventuali attacchi di peronospora ( e conseguenti irrorazioni con formulati rameici..) su "femminelle" ;
non è stato sottovalutato il rischio BOTRITE ( ovvero MUFFA GRIGIA ) con cui avrebbero potuto fare i conti soprattutto i viticoltori di aree soggette anche ad attacchi di TIGNOLETTA di terza generazione.
La ricerca mette attualmente a disposizione degli agricoltori ANTIBOTRITICI molto efficaci che i viticoltori hanno opportunamente alternato negli anni onde evitare la creazione di ceppi resistenti.

Rispetto allo scorso anno neanche su terreni ghiaiosi le viti hanno sofferto per stress idrico( mediamente è stata sufficiente una irrigazione di soccorso contro le 3-4 dell'estate 2003)".

QUANTITA' E QUALITA' DELLA PRODUZIONE 2004
"L'ASSOENOLOGI
regionale al riguardo è stata assolutamente e correttamente "BLINDATA" fino agli inizi di settembre quando cioè la Direzione nazionale di categoria di Milano -diretta con pugno di ferro dall'inossidabile Giuseppe Martelli- ha pubblicato i dati ufficiali elaborati sulla base delle valutazioni periferiche.
Giusto.
Infatti dati diversi da quelli prodotti dai tecnici di categoria " a tempo pieno" ( oltre 260 enologi in Friuli V.G. - con l'ottimo Stefano TRINCO alla presidenza- sono garanti di ben 4.800 ettolitri di buon vino a testa !) rischiano troppe volte di essere strumentalizzati in quanto molto spesso funzionali alla formazione del prezzo delle uve e dei vini nuovi l' AEI FVG si è inizialmente limitata a dare delle pure e semplici "sensazioni" in attesa dei dati certi.
Vediamo ora quale è la valutazione realisticamente più attendibile ( che sostanzialmente conferma le previsioni dei tecnici..) di fine settembre.
Sicuramente si registra una produzione superiore a quella del 2003 ; ma se il confronto si basa su tempi lunghi ovvero una serie di annate si può dire che finalmente ci si sta riportando alla normalità sia come rese ( ma sottolineamo ancora una volta il ruolo decisivo di diradamenti e potature )che come tenori zuccherini delle uve".
In cifre : rispetto al 2003 uve sicuramente del 15-20 % in più ( dunque almeno 1.800.00 q.li contro 1.500.000 ) con 1 ½-2 gradi zuccherini naturali in meno rispetto allo scorso anno.
Vino finito almeno 20% in più ed un grado alcolico in meno ( dunque 1.300.000 ettolitri se non di più considerando che le rese uva/vino sono superiori a quelle del 2003).
Per chi trova "stretti" i 12 gradi naturali c'è comunque la facoltà d'arricchimento con MCR (mosto concentrato rettificato)

PIACEVOLEZZA AROMI FRUTTUOSITA' e DINTORNI…….
"Le prime approssimative valutazioni di campagna portano a ritenere che dell'andamento stagionale godranno in particolare per quanto attiene al corredo aromatico varietà quali Sauvignon Tocai friulano Pinot bianco e Chardonnay.
La raccolta delle uve è slittata -rispetto al 2003-di almeno una decina di giorni ( nella prima decade di settembre raccolta di Pinot nero e Chardonnay per basi spumante; verso il 10 settembre per Pinot grigio e viti giovani; le altre bianche- a seguire).
Va comunque sottolineato che il periodo già buono per il raccolto d'uve precoci (quest'anno 11-17 settembre) è stato purtroppo disturbato da frequenti ed anche forti precipitazioni .
Gran parte del raccolto delle stesse è stato dunque concentrato dal 18 al 23 settembre ( infatti il 24 settembre è stato segnato da un'ulteriore abbondante inutile dannosa e diluente precipitazione..).
Dal 25 settembre in poi tempo permettendo ogni momento è buono per accelerare con il Tocai friulano ed esaurire il raccolto dei bianchi non precoci.
Si raccoglierà il Merlot a fine settembre-inizio ottobre rinviando Cabernet Refosco Schioppettino e Pignolo ad ottobre avanzato mentre nel 2003 il raccolto di tutte le uve rosse era stato concentrato nella seconda metà di settembre.
L'alternanza di giornate caldo/ventilate e notti fredde che avrebbe consentito di portare in cantina uve di qualità superiore ha trovato riscontro solo agli inizi del mese di settembre 2004 lasciando indi spazio ad un andamento meteo e microclimatico autunnale non ideale ( ci vorrebbero almeno 5° in più di giorno in media con luce brezza e tanto sole per la maturazione ottimale dell'uva) .
Il ricordo della grande vendemmia 1997 è molto forte.
Il riproporsi di una situazione naturalmente "continentale" rispetto a quella "mediterranea" dello scorso anno stimola vari produttori a riflettere sull'opportunità di ovviare con ventilazioni o analoghe pratiche di "prosciugamento" –salasso compreso-d'eccessi idrici su grappoli senza per questo invadere il più complesso campo degli appassimenti.
In particolare per quanto riguarda i vini rossi le particolari situazioni riscontrate nel 1997-1999-2000-2001 e 2003 hanno portato molti consumatori ad affezionarsi a tipologie molto alcoliche strutturate ricche di dolci tannini con sentori aromatici " meridionali" e dunque complessi.
Ecco allora che in vari Refosco e Pignolo ( ma anche in taluni Merlot Cabernet sauvignon e Schioppettino raccolti tardivamente con rese in piana dimezzate..) si è potuto cogliere –in particolare nelle tre ultime vendemmie citate- talune analogie con Nero d'Avola siciliano o Primitivo pugliese senza scomodare Sagrantino Montepulciano Super Tuscans vari o Amarone veneto.
"Frutto auspicabile di moderne tecniche viticolo/enologiche anziché di intrusioni"? s'interroga il pettegolo di turno affidandosi ai ricorsi storici .
Rifiutiamo questa ipotesi. Siamo vignaioli seri o faccendieri ?
E' però il caso d'interrogarsi se giova al VIGNETO FRIULI continuare ad "ispirarsi" ad altrui realtà o concentrarsi sulle potenzialità naturali di casa propria con gusti ben definiti-ma del tutto nostri- e continuativi .
Anche per non disorientare un consumatore preparato che apprezza più il "locale" che il " globale".
Ciò che obbligherà tra l'altro a dissociarsi dalla sindrome da "barrique a tutti i costi" per rivalutare affinamenti in legno meno invasivi quale tonneaux a oltri roveri francesi o di Slavonia comunque di capacità superiori ai 5 ettolitri.
Per Picolit ( in odore di DOCG) e Ramandolo si prospetta una vendemmia decisamente tardiva con necessità di appassimenti a seguire".

I VENDEMMIATORI
Problema ricorrente e mai risolto. Iniziato l'anno scolastico i ragazzi si defilano.
Così come peraltro si defilano gli anziani preferendo i "tagli" ( da "tayut" o "tay furlan" sinonimo storico di Tocai friulano senza scervellarsi troppo a trovargli nomi di ridicola fantasia ) delle osterie a quelli delle pensioni.
La manodopera slovena è ricordo d'altri tempi poiché in GORISKA BRDA ci sono molte più vigne che nel nostro COLLIO ed un certo benessere "post indipendenza" oltre confine s'avverte.
Spuntano cooperative di raccoglitori " mordi e fuggi" d'incerta provenienza.
Le leggi di mercato aprono scenari nuovi ed un tempo impensabili.
In pianura molte aziende ricorrono a macchine vendemmiatrici integrali o agevolatrici ; sono state decisamente perfezionate negli ultimi anni ed ormai solo l'elevato costo può fungere da deterrente.
Non è fuori luogo pensare alla vendemmiatrice gestita da contoterzisti da porre a disposizione di piccole e medie aziende secondo calendari programmati seppure nella consapevolezza che la pianificazione degli stessi mai potrà essere quella a più ampio respiro di una mietitrebbia.

MERCATI ed ENOTURISMO
"Se qualche cantina è vuota –o "prenotata" - da tempo in altre c'è qualche giacenza in più ( almeno 10-15 % rispetto allo scorso anno) .
Se in Croazia si piange sia in trattoria che in vigna in Friuli non si ride .
Infatti la patente ( gioie e dolori da post-etilometro..) è un tesoro da difendere a denti stretti; così pure il benessere del portafoglio molto spesso penalizzato –così si dice- dall'euro ( o da qualche ricarico "selvaggio" .. ).
L'amico astemio cui affidare il volante è specie introvabile ( non possiamo dire "in via d'estinzione" in quanto mai esistita in società d'estrazione rurale ).
Il taxi esiste solo per chi si muove in grande città ; è un lusso per chi ama l'enogastronomia e l'agriturismo "fuori-porta".
La falcidia di patenti del sabato sera suggerisce maggior prudenza ; sindromi da dipendenza coatta televisiva s'affacciano all'orizzonte .
Il consumo d'alcolici e superalcolici in solitudine fra le mura domestiche-lo psicologo insegna- crea più devastazioni e depressioni di quanto avvenga in una normale socializzazione enogastronomia in buona compagnia.
I tedeschi ? Pochi e probabilmente "turisti fai da te" –nell'estate balneare 2004- con la birra ed il panino con wurstel nel cofano.
Più felice il rapporto con l'ospite nazionale ed austriaco che viene da noi con la guida buona sotto braccio ma anche con le idee chiare in materia di ricarichi e corretti rapporti qualità/prezzo.

GO / 26.9. 2004
Claudio Fabbro
Agronomo enologo pubblicista
34170 GORIZIA
Via Forte del Bosco 2
335-6186627