vigneto Friuli

SPECIALE DUCATO

Ducato dei vini a difesa dei vitigni autoctoni
La cerimonia per i trenta anni di vita.

Alessandra Guerra tra i nobili onorari intronizzati


 Alessandra Guerra Claudio Fabbro e la Corte Ducale 

”Il Ducato dei vini friulani ha celebrato ieri mattina  –scrive Marco Bardus nel Messaggero Veneto di Udine del 6 ottobre- i suoi 30 anni di attività «trent'anni di duro lavoro» come li ha definiti il duca Emilio Del Gobbo nel discorso che ha introdotto la cerimonia «trent'anni in cui ci siamo impegnati a proporre difendere e diffondere l'enogastronomia del Friuli-Venezia Giulia in Italia in Europa e in tutto il mondo». Un lavoro che ha dato i suoi frutti come è testimoniato dal fatto che oggi il ducato conti ben 100 soci onorari 630 nobili in Friuli e due contee fuori regione: quella di Toronto in Canada e quella di Roma con circa un centinaio di soci ciascuna.
Emilio Del Gobbo ha sottolineato poi la continuità dell'operato dell'istituzione che si esprime ancora oggi attraverso numerose iniziative di promozione e valorizzazione della tradizione eno-gastronomica. Anche il sindaco Cecotti ha voluto esaltare l'attività del Ducato per il Friuli definendolo «l'unica istituzione del Friuli storico che difende e promuove la cultura materiale della nostra Regione».


 Ducato 84 - Fabbro Bucinelli Guerra Benini Caruso e Molinari 

Uno degli obiettivi oggi più importanti per il ducato – è stato fatto rilevare ancora – è la valorizzazione dei vitigni autoctoni e la salvaguardia della viticoltura regionale dalla concorrenza dei paesi emergenti. A tale proposito ha preso posizione la vicepresidente della giunta regionale Alessandra Guerra: «Sui vitigni autoctoni si può costruire una buona operazione di marketing» visto che il turismo enogastronomico sta registrando negli ultimi anni una notevole crescita utile all'economia della Regione.
Alessandra Guerra è stata poi una dei protagonisti della cerimonia di intronizzazione. Sul palco sono salite persone che si sono distinte per aver sostenuto la cultura eno-gastronomica friulana. La vicepresidente della giunta regionale prima ospite a salire sul palco e a ricevere il titolo di nobile del Ducato ha quindi espresso la sua riconoscenza verso il Ducato e auspicato di «portare avanti il suo mandato per proteggere la qualità dei prodotti del Friuli». E' stata la volta del viceprefetto vicario di Udine Maria Augusta Marrosu e del direttore del Messaggero Veneto Sergio Baraldi. Sono stati nominati nobili onorari -conclude Bardus- anche Paul M. Schwartz conservatore dei musei Guggenheim Giancarlo Pedronetto conservatore della Villa Manin di Passariano Paolo Gullinelli dirigente generale dell'Agea (ex Aima) Paolo Petiziol presidente della Finest e Gabriele Massarutto sostenitore della candidatura di Tarvisio alle Olimpiadi invernali «Senza confini»”.


 Ducato 96 - Vanni Aizza e Manuela Di Centa 

(da DUCATO VINI FRIULANI TRENT'ANNI DI STORIA Udine 2002)

"VIGNETO FRIULI" DALLE ORIGINI AL 1500
( a cura di Claudio Fabbro)

(Prime citazioni di "Pucino" "Ribolla" "Malvasia" "Terrano" "Pignolo")

  • 238 a.c.: cenni di coltivazione della vite nel goriziano (ERODIANO 238 a.C.);

  • 181 a.C.: fondazione di Aquileia e prime coltivazioni della vite;

  • I° sec. d.C.: l'Imperatrice LIVIA AUGUSTA( Drusilla) attribuiva la salute dei suoi 84 ( 86 ? ) anni al Vino "Pucino" (PLINIO IL VECCHIO) che DALMASSO e COSMO ritengono sia stato "Glera" o "Prosecco" e non "Terrano ;

  • 100-200 d.C. :"coltivazione della vite documentata da VARRONE e COLUMELLA" ;
  • 534 : Teodato (nipote di Teodorico) restituisce il vino - prelevato quale contributo - a Concordia Aquileia Cividale

  • 1001 : donazione di vigneti da OTTONE III° al Patriarca di Aquileia (documenti in Gorizia)

  • 1170: compravendita vigneti S.Floriano - Badessa IRMILINT d'Aquileia ;

  • 1299: in ATTI del Notaio Ermanno di Gemona ( riportati in "Notariorum Joppi") si

  • fa cenno al contratto di vendita di Ribolla ( sinonimi Rebolla Ribuele Ràbuele Ribuele zale Raibola Ràbola Rèbula Ribolla di Rosazzo);

  • 1307: dazio sul vino in Gorizia e divieto d'importazione "vino forestiero"; in Statuti cormonesi ;

  • 1340: documentata in Barbana (Collio) la coltivazione di "Rabiole Malvasie Terrano bianco e vermiglio Moscatello e Pignolo" (Gorizia 13.11.1340)

  • 1341: "il Patriarca Bertrando minaccia la scomunica ad alcune persone le quali dopo aver occupato una selva dell'Abbazia di Rosazzo non volevano piantare le viti ("nolum territorium ipsaruma vitibus plantare") e pagare le decime";

  • 1365: offerta di Ribolla al Patriarca Marquardo in visita a Udine (26.12.1365);

  • 1368: offerta di Malvasia e Ribolla al Duca di Baviera (07.06.1368);

  • 1382: offerta di Ribolla da Trieste al Duca Leopoldo III° d'Austria ;

  • 1390: offerta di Terrani e Malvasie agli Ambasciatori imperiali

  • 1392: offerta di Malvasia e Arromania ("uve greche") al Vescovo di Treviso

  • 1393: offerta di Rabiola al Vescovo di Concordia

  • 1396: offerta di Malvasia e Terrano bianco e vermiglio al Generale dei Domenicani ;

  • 1411: offerta di "Romania" e Terrano all'Ambasciatore dei Duchi d'Austria ;

  • 1417: offerta di Pignolo ai Conti di Gorizia

  • 1446: ordinanza 28.12.1946 contro le frodi sullo smercio di Ribolla ("Libro del Cancelliere" di Francesco De Reno 1931;


 

DAL 1500 AL 1800

(Introduzione di vitigni francesi primi cenni a "Picolit" e "Refosco"; invio di " vitti di Toccai" in Ungheria))

  • 1520 : inizio produzione di bianchi (Tocai o Furmint ?) da parte dei Conti Formentini in S.Floriano del Collio ed esportazione in Ungheria dopo il 1632 ;

  • 1596: dei pregiati vini di Aquileia e Rosazzo (BACCI 1596);

  • 1632 : " nozze (3.2.1632) Adam Batthyany x Aurora Formentini che porta in dote in Ungheria " vitti di Toccai….300)

  • 1747: "Le vigne ed il Vino di Borgogna in Friuli" - riferimento al "Pinot ed al "Refosco" - (Bertoli 1747);

  • 1755: prime citazioni del Picolit ;

  • 1760: diffusione commerciale del Picolit in bottiglia da 1/4 di litro da parte del Conte Fabio ASQUINI di Fagagna

  • 1767: lettere dell'Agronomo Antonio ZANON al Conte Fabio ASQUINI) ;

  • 1772: diffusione del Picolit in Toscana ed Emilia (Canonico Andrea ZUCCHI)

  • 1773: diffusione del Picolit in Conegliano ;

  • 1786: esenzione dal dazio del Picolit da parte del Senato veneziano ;


 

DAL 1800 AL 1900

Prime infezioni di oidio e peronospora e fillossera; cenni al "Verduzzo" "Forgiarin" "Tazzelenghe" "Schiarlin" "Tokaj" "Pinots" "Traminer" "Silvaner" "Riesling". Influenza della Scuola Austriaca (Klosterneuburg) IV° Convegno Enologico Austriaco primi impianti di viti madri e ibridi).

  • 1823: "Catalogo delle varietà delle viti del Regno Veneto" a cura di Pietro da Maniago" in Servigio dell'Arciduca Francesco Carlo d'Austria". Cita 127 varietà e documenta la presenza in Friuli di Ribolla (08.08.1324) Malvasia Pinella ecc. (Istria e Collio); Terrano bianco e Vermiglio (XIV secolo); Picolit ( metà 1700). Si citano anche gli autoctoni: "Cividin" "Forgiarin" "Pignul" "Refosc" "Refoscon" "Tacelenghe" "Verduz";

  • 1825: "delle viti italiane" di ACERBI con citazione di vari autoctoni (Picolit ecc.) "stranieri" ;

  • 1849: "Picolit bianco e rosso" citati dall'ODART in "TRAIT DES CEPAGES" (5)

  • 1850: prime infezioni di oidio;

  • 1860: prime infezioni di peronosopora;

  • 1863: il catalogo della Mostra uve (settembre 1863) l'Associazione agraria friulana cita 357 tra cui Cabernet Cividin Forgiarin Fumat Gamay Gargania Glera Picolit (bianco e nero) Pignolo Pinot Prosecc ("vuolsi che di questa varietà fosse il vino Pucino tanto amato da LIVIA IMPERATRICE") Ribolla Refosco Refoscone Schiablin (nera) Schiarlina (bianca) Tazzelenghe Tokay ("Bela IV lo trapiantò dal Friuli in Ungheria; lo ebbe dallo zio Bertoldo Patriarca di Aquileia dal 1218 al 1251" - Viglietto) Ucielute) Verduzz (riferimento al Ramandolo);

  • 1865: prime infezioni di Fillossera in Francia;

  • 1874: infezioni alla Scuola viticola di Klosterneuburg (Vienna);

  • 1877: indirizzi di prof. LEVI (Società Agricola Goriziana) (Ribolla Refosco Terrano ecc.) ;

  • 1879: il "Bullettino ampelografico" cita Ribolla Verduzzo Refosco ecc. ;

  • 1888: prime infezioni di Fillossera in CARSO ;

  • 1889: impianti su piede americano: commercio di barbatelle York Madeira da parte di BURBA A. (Campolongo); impianti di "americano" dei F.lli LEVI (Villanova di Farra)

  • 1891: IV Congresso Enologico Austriaco in Gorizia. Il Bollettino indica i vitigni da raccomandare: Ribolla Sauvignon Pinot bianco grigio e nero Traminer

  • Sylvaner Riesling italico Picolit Franconia Cabernet

  • 1892: prime prime infezioni di "Fillossera" in COLLIO

  • 1898: impianti di viti madri in Monastero di Aquileia Baroni de ZAHONI


 

DAL 1900 AL 1960

(Primi innesti a Rauscedo 1ª guerra mondiale istituzione Istituto di Sperimentazione Viticoltura Conegliano e Vivai Rauscedo campi prova COLLIO CARSO FRIULI Atlante Ampelografico del POGGI 2ª guerra mondiale ricostituzione dei vigneti e riconversione da ibridi a "europei").

  • 1901: Catalogazione del dott. G.B. ZAVA (Commissione viticoltura Treviso) che per Udine elenca Cividin Refosco p.r. Refoscone Ribolla (bianca e nera); Tazzelenghe ecc.) ;

  • 1909: "Ampelografia" di VIALA e VERMOREL (BERGET vi cita il Picolit) ;

  • 1917: primi innesti in Rauscedo (PN) su indicazione di un militare piemontese; "Bullettino n° 3 dell'Associazione Agricola Friulana: "numerose varietà locali nessuna delle quali determinata" (otto Refoschi due Verduzzi ecc.);

  • 1921: "Esposizione delle uve friulane" (130 da vino 45 da tavola 52 ibridi p.d.); Convegno viticolo presieduto dal prof. PECILE cav. G. MORELLI DE ROSSI ;

  • 1921: impianti di Kober 5BB Az. TOPPANI-CELLA in Perteole (UD);

  • 1923: impianti di Kober 5BB Az. COSOLO Fogliano (GO) ;

  • 1923/1939:istituzione Istituto Sperimentale Viticoltura di Conegliano Veneto (1923); campi prova nel "Collio" "Carso" e Pianura (DALMASSO); costituzione dei Vivai Cooperativi di Rauscedo (1936)

  • 1939: "Atlante ampelografico" (POGGI 1939);

  • 1949/1952:I. COSMO (ISPERVIT) raccomanda le varietà pregiate fra cui Tocai friulano Pinot bianco Sauvignon Picolit e Glera (a Trieste) (o Prosecco "chiaretto spumante consolatore" di LIVIA IMPERATRICE" quale noto e contestato VIN PUCINO). Prime proposte d'uvaggio (Tocai friulano Malvasia istriano Ribolla e Pinot grigio) e limiti agli ibridi P.D.;


 

DAL 1960 AL 2000

(Le D.O.C. i Consorzi la CEE il recupero degli autoctoni Risit d'Aur il Centro Potenziamento Vitivinicolo le modifiche dei disciplinari prime Sottozone valorizzazione autoctoni ed uvaggi).

  • 1962 : il 30 aprile viene emanata la sentenza della Corte di Cassazione che riconosce all' Azienda BARONI ECONOMO di Aquileia -chiamati in causa dalla Ditta importatrice MONIMPEX di Budapest- la facoltà di utilizzare il nome Tocai.
  • 1963 : D.P.R. 12.07.1963 disciplina delle D.O.C.;

  • 1964 : costituzione Consorzio D.O.C. "Collio";

  • 1968 : riconoscimento disciplinare D.O.C. "Collio";

  • 1970 : riconoscimento disciplinare D.O.C. "Colli Orientali del Friuli";

  • 1970 : emanazione Reg. CEE 2005 (06.10.1970) con classificazione varietà raccomandate o autorizzate ;

  • 1976 : Assegnazione ad Angelo NASCIG del "Primo Risit d'Aur- Premio Nonino" per la valorizzazione degli autoctoni "Ribuele" Schiopetin "Pignul" "Tazzelenghe e "Fumat" ;

  • 1978 : come sopra ad A. COSTACURTA per la ricerca sulla "Ribolla" ;

  • 1979 : il Reg. CEE 347/79 ammette alla coltivazione nuovi vitigni: "Sylvaner verde" (GO) "Gamay" "Schioppettino" "Pignolo" e "Tazzelenghe" (UD) ;

  • 1981 : il Reg. CEE 3800/81 elenca vitigni raccomandati e/o autorizzati fra cui vari autoctoni ;

  • 1983 : il Reg. CEE 3582/83 include nei "raccomandati" (ex autorizzati) "Pignolo" "Schioppettino" e "Tazzelenghe" (UD) ;

  • 1991 : il Comitato Nazionale Problemi Viticoli (seduta del 06.05.1991) iscrive nel

  • Catalogo Nazionale delle Varietà anche: "Forgiarin" "Piculit neri" "Schiaglin" "Ucelut" (tutti già compresi nel Catalogo 1863) ;

  • 1993 : il 23 novembre viene firmato l'Accordo fra Comunità economica europea ed Ungheria che riconosce a quest'ultima la facoltà di utilizzare il nome "Tocai" a partire dal 31 marzo 2007;


 

 Da DUCATO DEI VINI FRIULANI TRENT'ANNI DI STORIA Udine 2002 )
TOCAI FRIULANO
Riferimenti storici geografici tecnici giuridici
( a cura di Claudio Fabbro
)

  • 1100 : " Il FURMINT spesso confuso con il "TOCAI FRIULANO"; da notizie avute dal prof GERGELI dell'Università di Budapest sembra sia stato introdotto in Ungheria nel 1100 da missionari italiani i quali chiamati dal Re Stefano portarono con se delle viti i cui nomi sono passati a vitigni oggi ritenuti ungheresi ( "Furmint"=fiore dei monti; "Bakator"= bacca d'oro; ecc.)

  • 1214 : " In seguito all'attacco dei Tartari il re BELA IV incoraggiò la viticoltura tramite vari preivilegi e mediante l'insediamento di coloni italiani in Tokajhegyalja. I toponimi Olaszliszka ( olasz=italiano) e Long ( = longobardo) ricordano ancora oggi quei coloni" ;

  • 1245 : "BERTOLDO DI ANDECHS (.Patriarca d'Aquileia dal 1218 al 1251) diede le viti di Tokay al nipote BELA IV che le trapiantò in Ungheria " (in Aquileia's Patriarchengraber" di Coronini F. –Vienna 1867 ) cfr. VIGLIETTO F. :" Le viti di Tokay sono di origine friulana?" in " Bullettino Associazione agraria friulana 1884 ;

  • 1632 : " il TITTA ROSA(Dalmasso 1953) riferisce la seguente "piacevole storia sul Tokay : " ai tempi della guerra "dei sette anni" un castelliere di questi posti ( Collio ? ) andò a combattere in Ungheria. Non ricordo più il nome; ma poiché possedeva una bella barba biondo-pannocchia i soldati lo chiamavano "FORMENT" frumento. In un assalto si comportò da valoroso e l'imperatrice MARIA TERESA lo nominò conte ma il soprannome gli restò ed egli divenne il conte FORMENTIN ( Formentini ?) . Qualche anno prima aveva sposato una giovane ereditiera il cui padre era padrone d'una buona parte dei vigneti del COLLIO terre quasi alle porte di Gorizia. Negli ozi delle guarnigioni il conte FORMINT (?) aveva una sola nostalgia: bere i suoi vini del Collio ma gli era impossibile averne. Allora si fece venire una qualità pregiata di vitigni delle sue vigne e li piantò su un colle che apparteneva alla sua giurisdizione militare. Quella zona si chiamava TOKAY; e i vitigni vi attecchirono così bene e produssero un vino così eletto che egli lo preferì a quello del Collio. Così nacque il Tokay ". "Se anche fosse accettabile il nomignolo "FORMENT" e da questo possa essere poi derivato quello del vitigno "Furmint" tra questo ed il "Tocai friulano" non esiste alcuna similitudine".

  • : "..Per essere completo nella storia leggendaria del Tocai devo richiamare la barba rossa del guerriero friulano al servizio dell' imperatrice d'Austria nelle terre di Ungheria soprannominato " FURMINT" e che successivamente divenne FORMENTINI che avrebbe portato vitigni della terra goriziana appunto nella regione Tokay d'Ungheria e da qui avrebbe preso il nome prestigioso che ancora porta. O l'altra leggenda che ha per centro sempre la Famiglia FORMENTINI che vedrebbe per protagonisti dei vignaioli contadini sloveni ai quali veniva chiesto da dove venivano le viti che stavano lavorando ed essi rispondevano nella loro lingua " TU KAY" che vuol dire " di qui". E il " di qui" detto in sloveno " TU KAY" sarebbe poi diventato il nome del vino di cui discorriamo"

  • 1632 :" la baronessa Aurora Formentini sposa il nobile magiaro Giovanni Batthyany ed in dote porta alcuni vitigni nostrani. Questi furono materialmente portati in Ungheria da alcuni contadini di S.Floriano che giunti a destinazione avrebbero detto in sloveno "je tukaj" cioè "è qua" .( Cosma 1992);

  • 1632 : " La baronessa Aurora FORMENTINI ( nata in Gorizia il 26.10.1609 dal generale Carlo FORMENTINI e da Anna Marie von ROHRBACH morta nel 1653 a Nemet-Ujvar-Contea di Vas) sposa ( 2 febbraio 1632) il conte ungherese Adam BATTHYANY e porta in dote-tra l'altro- " vitti di Toccai 300 " che i contadini ( "sloveni" …come da " antichi Urbari o libri delle rendite della Famiglia FORMENTINI) al suo seguito trapiantarono in Ungheria (documento originale ex archivio Paolo Emilio FORMENTINI trasferitosi in Graz-1899-da Gorizia e recuperato –1999-da Formentini Filippo. Ora in archivio Famiglia Formentini S.Floriano del Collio ;

  • 1771 : Tocai coltivato a S. Salvatore Collalto Susegana dall'Abate G. VINCIGUERRA" (FAPPANI 1771);

  • 1810 : "Rio Toccai" fra Mossa e S. Lorenzo; iscritto con tale nome in Catasto Tavolare Austriaco ;

  • 1812 : " copie originali mappe catastali di quell'anno Comuni censuari di S.Lorenzo di Mossa e Mossa esistono presso l'Ufficio Tavolare di Cormons ; recano precisi riferimenti al "RIO TOCCAI" e ad appezzamenti "aratorio-vitati " pure denominati "TOCCAI". Riprodotte/autenticate ;

  • 1825 : "TOKAY e "RAISIN de HONGRI e TOKAJ GRIS" citati in "DELLE VITI ITALIANE" (ACERBI 1825) ;

  • 1849 : "GRAUER TOKAYER" citato in "Traité des cépages" "simile al Pinot grigio ma non al "Furmint" (ODART 1849) ;

  • 1850 : "dopo tale data il "Furmint" si diffuse in Nord-Italia e nel 1881 anche in Puglia" (MONDINI 1903) ;

  • 1857 : "fra i vini di Saint -Gilles si trova il vino da dessert TOKAI PRINCESSE ottenuto dal "Furmint" in "AMPELOGRAPHIE FRANCAISE" (RENDU 1857) ;

  • 1867 : "Il Furmint" è originario da contrada" de LA TOKAY - HEGYALJA" (SZABO e de TOROR PEST 1867) ;

  • 1869 : "TOKAI BIANCA una varietà per vino da lusso nei distretti di Conegliano e Valdobbiadene" in "AMPELOGRAFIA PROVINCIALE TREVISO" (1869) ;

  • 1875 : "tralcio di TOKAI spedito dal Marchese INCISA di "Rocchetta Tamaro diverso affatto dal TOKAI FIRMINTO PRINCESSE e dal TOKAI PINOT GRIS" in "AMPELOGRAFIA" (DE MARIA- ALEARDI 1875) ;

  • 1875 : "rio Toccai in F. 5 Comune di Mossa ; rio Toccai ed appezzamenti "aratorio-vitati denominati Toccai in F. 6 Comune di S.Lorenzo di Mossa – Catasto fondiario Austroungarico. Rinvenute presso Ufficio catasto fondiario Cormons; riprodotte/autenticate ;

  • 1876 : "TOKAI D'UNGHERIA in Piemonte denominato impropriamente PINOT GRIS o BUROT" in "Corso d'Agraria-Viticoltura vol. III° (YEMINA 1876) ;

  • 1876 : "TOKAJER WEISSER vitigno diverso dal MOSLER (sinonimo del Furmint) non collegabile al TOCAI" in "Ampelographishes Wörterbuch" (GOETHE 1876);

  • 1877 : "verso la fine del secolo vari vitigni conosciuti come TOKAI: Pinot Gris (Alsazia e Piemonte) TOKAI BLANC GRIS o ROSSO MUSQUE NERO PRECOCE WAISSER LANGER identito all'HARSLEVELÙ della zona del TOKAI) in "Saggio di Ampelografia Universale" (DI ROVASENDA 1877) ;

  • 1878 : "Furmint introdotto in LANGUEDOC - SAINT GILLES ed in PROVENZA agli inizi del 1800" (MAS e PULLIAT 1878) ;

  • 1891 : ACCORDO DI MADRID ( 14.04.1891) " sulla repressione delle false o fallaci indicazioni di provenienza compatibilità d'omonimie nell'indicazione dei prodotti purchè non venga tratto in inganno il consumatore rispetto all'origine geografica e purchè l'uso perduri nel tempo e sia esercitato in buona fede" ; successive revisioni : Washington(1911) Aja(1925) Londra(1934) Lisbona( 1958) Stoccolma(1967) e da ultimo 1977 ;.

  • 1903 : "In nessuna provincia italiana si coltiva TOCAI bensì FURMINT"; in "I VITIGNI STRANIERI......"(MONDINI 1903) ;

  • 1906 : nella ristrutturazione catastale le particelle del RIO TOCCAI sono registrate come "BENE PUBBLICO-DEMANIO" del Comune di MOSSA ;

  • 1906-1934 : "Furmint in alcune zone denominato TOKAI"; "vari vitigni fra cui il PINOT GRIS impropriamente denominati TOKAI"; "TOKAI COLTIVATI IN ALESSANDRIA" (MOLON 1906; VERMOREL 1909; MARZOTTO 1925; CAVAZZA 1934);

  • 1920 : "TOKAY importato nel 1866 in Veneto (fra il Piave e Tagliamento) da mercanti di cavalli (c.s.) ...... in realtà è Sauvignon"; "nel Veneto si coltivano anche Furmint e Pinot grigio col nome di TOKAI" in "RIVISTA D'AMPELOGRAFIA (SANNINO 1920) (5)

  • 1921 : " Nel bollettino Ass:Agr.Friulana n. 3 del 1921 pag 195 si ricorda un altro Tokay( bianco produttivissimo) . E' il FURMINT;

  • 1924 : Accordo di Parigi relativo all ‘ istituzione dell' '"OFFICE INTERNATIONAL DU VIN"( 29.11.1924) ;

  • 1933 : "non esiste il vitigno TOKAI per cui in Friuli il nome del vino dovrebbe essere TOCAI (FRIULANO)" in "IL CORRIERE VINICOLO N° 35 del 21/9/1933 (DALMASSO 1933) ;

  • 1935 : "Sostenitore di "FRIULANO" aggiuntivo a TOCAI fu il Cav. Uff. MORELLI de ROSSI in "AGRICOLTURA FRIULANA del 4/5/1935" ;

  • 1935 : "il "Tocai friulano" deriva da un vitigno importato dalla Ungheria dal Conte OTTELIO di Ariis che ne inviò campioni alla "MOSTRA UVE ASSOCIAZIONE AGRARIA FRIULANA-1863 e che in seguito fu diffuso da G.L. PECILE"-1865" in AGRICOLTURA FRIULANA N° 25/1935" (G. PERUSINI 1935) ;

  • 1937 : "Tocai friulano" vitigno d'incerta origine forse un vecchio vitigno veneto - simile al "Sauvignon" - portato in Ungheria e poi reimportato in zona "LISON" (Portogruaro) e Udine" - in "AGRICOLTURA FRIULANA N° 49/1937 (COSMO 1937) ;

  • 1937 : "A. FAPPANI scrive che nel 1771 l'ABATE G. VINCIGUERRA di COLLALTO SUSEGANA coltivava TOKAI" (DALMASSO 1937) ;

  • 1948 : "nel bollettino n° 210(agosto '48) Italia e Ungheria indicano cinque "TOKAI" per l'UNGHERIA( variamente specificati) ed il "TOCAI friulano" o di LISON" per l'ITALIA senza contrasti" ;

  • 1957 : L. 14.10.1957 n. 1203 ( G.U. 23.12.1957 n. 317) di " ratifica ed esecuzione Accordi internazionali firmati a Roma il 25.03.1957 istitutivi della Comunità europea ( art.288 e art. 307) ;

  • 1959 : " il Tocai friulano viene iscritto al n. 253 nel Catalogo nazionale delle varietà" ;

  • 1962 : "I BARONI ECONOMO DI AQUILEIA ( Economo Guglielmina et al.) vincono la causa per l'uso del nome "TOKAI" contro la Ditta MONIMPEX DI BUDAPEST (Sentenza della Corte di Cassazione- Sezione I^ Civile- n. 1659/62 dd. 30/4/1962) ;

  • 1968 : " Tocai friulano (in purezza) ed in uvaggio con Ribolla(gialla) e Malvasia(istriana) nel primo disciplinare riconosciuto per il Friuli Venezia Giulia ( DOC COLLIO D.P.R. 24.05.1968) ;

  • 1970 : "Il Tocai friulano viene riconosciuto a D.O.C. per le zone C.O.F. e GRAVE; in seguito anche nelle altre zone ISONZO AQUILEIA LATISANA ANNIA. Non previsto nella DOC CARSO";

  • 1981 : " il Tocai friulano viene iscritto nell'elenco dei vitigni raccomandati/autorizzati con regolamento CEE n. 3800/81 ;

  • 1993 : con decisione n. 93/724/CE del Consiglio del 23 novembre

  • ( G.U. n. 337/L del 31.12.1993) si conclude l'Accordo fra C.E.E. e Ungheria per la tutela reciproca delle denominazioni d'origine; entra in vigore il 01.04.94 e concede all'Italia un periodo transitorio ( fino al 31.03.2007) di 13 anni per l'utilizzo del nome Tocai; in allegato: "scambio di lettere";

  • 1994 : " Accordi TRIPS" concernenti –tra l'altro-diritti proprietà intellettuale commercio merci contraffatte"; con legge 29.12.94 n. 747 l' Italia ratifica e da esecuzione a negoziati URUGUAY ROUND di Marrakech del 15.04.94 ( posteriore di cinque mesi all'Accordo CEE-Ungheria del 23.11.93) ;

  • 1999 : reg.(CE) n. 1774/99 del Consiglio del 29.07.1999 di « conclusione dell'Accordo CEE/Ungheria in forma di scambio di lettere";

  • 1999 : 1^ riunione interministeriale di cooordinamento c/ o Ministero esteri il (23.12.99); fa seguito a nota 20.11.99 con cui il Ministro DINI accoglie istanze assessore agricoltura Regione Friuli V.G. .VENIER ROMANO avverso Accordo CEE-Ungheria ;

  • 2000 : il Ministero per le politiche agricole- Direzione generale politiche agricole ed agroidustriali nazionali- con nota 07.12.2000 prot. 488 chiede alla Rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea di ritirare il documento PECOS-DS 371; conferenza stampa TS 23.12.00 ;

  • : incontro al Mipa il 16.01.01 e successivo 30.01.01 (15);: " il Tocai fu portato-e là trapiantato- in Ungheria il 1632 quale dote ( " vitti di Toccai 300") da Aurora Formentini andata in sposa al conte Adam Batthyany" (documento recuperato da Formentini F. ex archivio Paolo Emilio Formentini dal 1899 in Graz- ora presso archivio Conti Formentini S.Floriano del Collio ;

  • : presentazione del libro " VITTI DI TOCCAI…300 -UNA DOTE SEICENTESCA COME DOCUMENTO PROBATORIO NEL TERZO MILLENNIO" di Cosma S. e Burcheri C. – S.Floriano del Collio 11.05.2001 ;

  • : Convegno " ALLA RICERCA DEL TOCAI…PERDUTO ? " – Cividale 22.06.2001;

  • 2001 : Incontro alla CASA DEL VINO con dr.Giuseppe AMBROSIO dirigente MIPA Udine 08.10.2001;

  • : incontri delegazioni ungheresi italiane e del Friuli Venezia Giulia in Bruxelles Roma e Budapest.

TOKAJI UNGHERESE

  • 280 d.c. : Probo riferisce di vigneti esistenti in Pannonia ( Mainardi et al. 1989); 896: le tribù del principe ARPAD trovarono vigneti sul monte TARCAL regione del Tokay

  • 1214( 1241 secondo Mainardi ed al. 1989) : in seguito all'attacco dei Tartaro il re BELA IV incoraggiò la viticoltura mediante l'insediamento in Tokajegyalja di coloni italiani ;

  • 1500-1600: vendemmia di grappoli appassiti a Tokay ;

  • 1458-1490: re Mattia Corvino introdusse nuove varietà di vite dalla Francia ;

  • 1494 : vari apprezzamenti sul vino Tokay in documenti ;

  • 1606-1610 : annate memorabili di cui 328 bottiglie vennero conservate fino alla 2^ guerra mondiale nela collezione della Ditta mercantile FUKIER T. ( discendenti dei FUGER di Augusta) la collezione comprendeva anche le grandi vendemmie 1668 1682 1737 1783 e 1811) ;

  • 1650: il cappellano Mate Sepsi LACZKO offre alla principessa Zsuzsanna LORANTFFY un vino dolce( Tokaji aszu) da acini passiti per muffa nobile delle vigne di Oremus(Satoraljaujhely) ;

  • 1655 : pratica dell'appassimento resa obbligatoria per legge ;

  • 1700: legge sul vino in Tokay emanata dal principe RAKOCZI ;

  • 1711: Pietro il Grande invia delegazione russa in Ungheria per acquisto vino Tokay; una Procura militare russa vi rimase dal 1733 al 1798. I cosacchi provvedevano alle vendemmie e trasporto vini a S.Pietroburgo ;

  • 1733-1789 : fornitura continuativa di Tokay alla corte russa della zarina Caterina la Grande ;

  • 1811 : fu" l'anno della cometa" con elevate temperature estive. Lo storico raccolto fu denominato COMET ASZU ;

  • 1822: il re di Sassonia Federico Augusto brinda con Tokaji di 120 anni proveniente dalla collezione reale polacca ;

  • 1833: la corte reale ricercò nella regione del Tokaji l'ASZU 1811 per l'incoronazione dell'imnperatore Ferdinando V° ;

  • 1860: Napoleone III° acquistò 200 bottiglie di Tokaji COMET a 50 franchi la bottiglia ;

  • 1867: ritrovamento di fossili di vite " Vitis tokajensis" e " Vitis ungarica" del Terziario in scavi nelle coline di Tokay) ;

  • 1875: devastazioni fillosseriche per tre quarti dei vigneti ;

  • 1985: Tokaji COMET venduto all'asta da Christie's a Londra per 220 sterline ;


 

IL TOKAY-PINOT GRIGIO D'ALSAZIA

  • 1522-1584: Tokay d'Alsace importato in Alsazia dall'Ungheria dal barone Lazare de Schwendim ( generale al servizio dell'Austria liberò il paese di Tokay dai turchi) nel villaggio di Kietzheim(Colmar) ;

  • 1711 : nel Baden (Germania) tale RULAND a Spira aveva denominato Rulaender ad una vite del proprio giardino.


 

Note e riferimenti bibliografici

  • (1)-AA.VV. : " Vino e Territorio-Friuli Venezia Giulia 2000"- Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia 2000;

  • (2)-AA.VV. : "Tocai friulano-Un vino una storia" – ATTI del Simposio internazionale sul Tocai Friulano nel mondo Gorizia 1985

  • (3)-BERGAMINI G.-NOVAJRA P. : " Picolit oro del Friuli" e " Tocai friulano un vino e una storia" in " Vino e territorio" 2000

  • (4)-CALO' A.-COSTACURTA A. : " Il miglioramento genetico del Tocai: la selezione clonale" in "ATTI" Gorizia 1985

  • (5)-CALO' A.- COSTACURTA A. : "Delle viti in Friuli" – ARTI GRAFICHE FRIULANE UDINE 1991

  • (6)-CATTALINI A. . : "1520-1970 : 450 anni di viticoltura" ed: AZ. FORMENTINI GORIZIA 1971

  • (7)-COSMA S. : " Dotato d'eccellentissimi vini è il contado di Gorizia" - Edizioni della Laguna-Ventennale Ducato Vini Friulani 1992

  • (8)-COSMA S.-BURCHERI C. : " Vitti di Toccai…..300 – Una dote seicentesca come documento probatorio nel terzo millennio"- Edizioni Della Laguna Gorizia 2001

  • (9)-COSMO I.- POLSINELLI M. :" Tocai friulano"in "Principali vitigni da vino coltivati in Italia- Vol. I°- Roma 1960

  • (10)-DALMASSO G. : " La piacevole storia del Tokai". Riv. Di Vitic. E di Enol. Conegliano 1953

  • (11)-FABBRO C. : " Viti e vini del Friuli"-Ed. Ducato dei Vini Friulani Gorizia 1977

  • (12)-FABBRO C. : " Alle radici del VIGNETO FRIULI"-Ed. Associazione nazionale Città del vino Siena 1998

  • (13)-FABBRO C.: "VIGNETO FRIULI delle viti e dei vini" in "Enovagando"-DI.GI.PRESS Editore Gorizia 2000

  • (14)-FABBRO C.. "Alle radici del Ramandolo" in "Il Ramandolo sui Colli orientali del Friuli"-Edizioni Archivio Tommasoli Verona 2001

  • (15)-FABBRO C. : " ricerche d'archivio comunicazioni personali elaborazione documenti ed atti vari " 2001

  • (16)-FILIPUTTI W. : " Terre vigne vini del Friuli V.G."-Gianfranco Angelico Benvenuto Editore Udine 1983

  • (17)-FILIPUTTI W. : " L'Abbazia di Rosazzo e i suoi vigneti" Udine 1986

  • (18)-FILIPUTTI W . : "Il Friuli Venezia Giulia e i suoi Grandi Vini"-Arti Grafiche Friulane Feletto Umberto(UD) 1997

  • (19)-de FRANCISCO L. «  Il Messaggero Veneto » numeri vari Gorizia 2001

  • (20) -MAINARDI G.-BERTA P. : " Il Tokaj tra storia e leggenda"- Ed agricole-Vignevini n. 7/8 Bologna 1989

  • (21)-MARANGONI B.- PETERLUNGHER E. : " Il Tocai friulano: ampelografia" in "ATTI" Gorizia 1985

  • (22)-MIZZAU A. : " Il Tocai friulano attraverso i secoli" in "ATTI" Gorizia 1985

  • (23)- PITTARO P- PLOZNER L. .: " L'uva e il vino"-Magnus Edizioni S.p.A. Udine 1982

  • (24) -POGGI G. : "Atlante ampelografico" Pordenone 1939

  • (25)-SCHAEFER A. : " Il Tokay-Pinot grigio in Alsazia" in "ATTI" Gorizia 1985

  • (26)-ZILAJ J. : " Le caratteristiche del vino Tokaj" in "ATTI" Gorizia 1985