andar per frasche...

IL PARCO RURALE ALTURE di POLAZZO
Friuli Venezia Giulia
certificato I.C.E.A

Da oltre cent' anni il Friuli - Venezia Giulia è meta di interesse turistico : iniziato questo già con l'Impero Austro-Ungarico verso le spiagge Giuliane si è giunti oggi ad un estenuante ricerca di un posto al sole. L'obiettivo forse era quello di poter passare dei giorni di relax tramutato poi in una corsa stressante. Ben attenti a questa triste realtà la Famiglia SAMSA Azienda a carattere familiare propone oggi un turismo alternativo coinvolgendo l'ospite a visitare il Parco Rurale sulle "Alture di Polazzo" nel Carso Goriziano. Situato a 114 m s.l.m. gode di una posizione isolata nel cuore dell' Altopiano con le Alpi Giulie e il Mare Adriatico a vista d'occhio.

Il PARCO RURALE
dista da :

Palmanova 15 km. Aquileia 22 km. Miramare 30 km. Gorizia 10 km. Trieste 30 km.
Fiume Isonzo 3 km. Grado 15 km. Sistiana 14km

Az. Agricola ed Agrituristica
Parco Rurale "Alture di Polazzo"
via Fornaci 1/A Fogliano Redipuglia
34070 Gorizia ITALY
Tel: ++39330936836  ++393394842085
Fax: ++39330240132 
www.parcorurale.com
info@parcorurale.com

LA FAMIGLIA SAMSA
DAI SACRIFICI DELLA PASTORIZIA ALLE SODDISFAZIONI DI UN AGRITURISMO DI QUALITA'


 Paolo Samsa 

La famiglia SAMSA deriva da una tradizione di pastorizia transumante. Infatti i nonni e padri sin dai primi del 1900 con le loro greggi percorrevano nel periodo invernale circa 80 km da Postumia (nell'attuale Slovenia) sino al comune di Fogliano Redipuglia (Friuli Venezia Giulia Italia) per riuscire a svernare il bestiame. Successivamente nella stessa località verso gli anni 70 costituirono un'attività agricola stanziale di carattere prevalentemente zootecnico e in parte ortofrutti-viticolo. La produzione zootecnica consiste nell'ottenere carni pregiate di bovino ovino ed asinina per l'insaccato utilizzando esclusivamente i propri pascoli. Pure l'ape l'animale più piccolo allevato su i stessi pascoli fornisce nei mesi estivi dei mieli scuri (ricchi di sali minerali) caratteristici dell' Altopiano Carsico. I prodotti ortofrutticoli vengono ricavati dalla coltivazione di due Doline (dolci avvallamenti naturali del territorio carsico) che consistono in : patate rosse fragole susine albicocche e fichi. I prodotti frutticoli poi vengono trasformati nel laboratorio di cucina in gustose marmellate. Tutta la parte produttiva dell'azienda agricola per riuscire a dare un prodotto qualitativo e sicuro al consumatore che soggiorna presso l' agriturismo è stata dal 1996 certificata con il metodo di produzione dell'agricoltura biologica in base al Reg. 2092/91 da I.M.C. ( Istituto Mediterraneo di Certificazione) di Senigallia ANCONA.

COME VENGONO SEGUITI GLI ALLEVAMENTI:
 BOVINO ASININO OVINO ED APISTICO

 


 
Massimiliano Samsa con lo zio 

ALLEVAMENTO BOVINO ASININO ED OVINO:
PROGRAMMA DELLE DEIEZIONI ZOOTECNICHE:
Come viene descritto nel PAP abbiamo su una superficie di 96 22 ha un carico massimo annuo di circa 42 UBA = 0 44 UBA/ha. La quantità di deiezioni prodotta da questi animali facendo un calcolo approssimativo è di: 42 UBA x 600 kg. di peso corporeo di media UBA = 25200 kg. Tenendo conto che 1 UBA produce circa annualmente deiezioni 10 volte il suo peso corporeo: 25200 kg x 10 = 252000 kg. = 2520 q. TOT produzione annua di letame. Le deiezioni vengono accumulate nel paddock di cemento del feed-lot e ogni 10 giorni vengono caricate sul carro spandi letame e deposte sotto gli alberi di rovere roverella e frassino in modo da dare loro del nutrimento in quanto trovandosi sul carso dove le pietre sono affioranti non riescono a crescere energeticamente spargendone di deiezioni attorno ai 700 q. annui di letame. Per gli appezzamenti dove si seminano e si coltivano le patate fragole ortaggi vari e gli alberi da frutto vengono usati circa 150 q. annui di letame. Altri 200 q. annui di letame vengono dati a persone che vivono nei paesi vicini in cambio di imballaggio di fieno di nostra produzione. I rimanenti 1470 q. annui di letame vengono sparsi direttamente dagli animali sul pascolo.

PIANO DI GESTIONE DELL'ALLEVAMENTO BOVINO ED OVINO:  
La presenza media di animali all'anno come è stato sopra citato è di circa 40 UBA suddivisi in:

  • Bovini: 25 UBA = 15 adulti + 5 giovani (8 vitelli in allattamento per la macellazione e rimonta interna x 0 6)

  • Ovini: 10 UBA = 77 x 0 13 ; Asinini: 12 UBA

I pascoli sono suddivisi in 7 settori di cui 6 vengono pascolati sia dai bovini dagli asinini che dagli ovini nel periodo primaverile-estivo-autunnale con il metodo della turnazione su una superficie di 83 2 ha il settimo settore con una superficie di 13 ha viene invece pascolato solamente nel periodo invernale dai bovini e dagli asinini mentre gli ovini in questo periodo usufruiscono di tutto il feed-lot di 750 mq. più un paddock inerbito di 5000 mq. L'inseminazione per i bovini viene fatta artificialmente e precisamente da settembre a ottobre a metà delle bovine in modo d'avere i parti in maggio mentre per gli ovini e gli asinini viene fatta con l'inserimento dei riproduttori nel mese di settembre per gli ovini così che le nascite si abbiano nel mese di febbraio mentre negli asinini i riproduttori vengono lasciati all'interno del branco ogni mese dell'anno. I 7-8 vitelli come citato sopra nasceranno quindi in maggio i quali verranno allevati sotto le madri (vacche nutrici) per poi essere abbattuti a novembre. Le 2-3 vitelle del numero citato verranno tenute per la rimonta e tolte dalle loro madri anche loro in novembre e inserite in un settore differente in modo da lasciar riposare la vacca nutrice. La metà delle bovine che non partoriranno sono quelle che l'anno precedente non erano state inseminate ma che lo sono state quest'anno per partorire il prossimo. Gli agnelli invece nasceranno in febbraio quando le mucche e gli asini vengono trasferite nel settore numero 7 e le pecore possono usufruire di tutto il feed-lot ed il paddock inerbito esterno in modo da difendere gli agnelli dai predatori (sciacallo tasso volpe) dai quali se venissero lasciati pascolare su tutta la superficie aziendale sarebbero facile preda. Gli agnelli succhiano il latte delle madri e mangiano fieno certificato per un mese arrivando così a marzo dove ormai i pascoli sono appetitosi e essendo anche abbastanza adulti vengono liberati al pascolo con tutto il gregge ancora un mese. A questo punto gli agnelli andranno al macello al peso di 20 kg. e tenute una decina di agnelle per la rimonta interna. Gli asini invece come detto partoriscono tutto l'anno.

PRODUZIONE FORAGGIO primaverile-estivo-autunnale per BOVINI ASININI E OVINI:
I 6 settori su cui pascolano i bovini e ovini dal 15 marzo al 31 dicembre con il metodo della turnazione producono un quantitativo di sostanza secca per ettaro di circa 18 5 q. Si ha cosi una produzione foraggera di : 83 2 ha x 19 q/ha = 1580 1 q. di sostanza secca.

FABBISOGNO DI FORAGGIO primaverile-estivo-autunnale per BOVINI ASININI E OVINI:
Il fabbisogno per i bovini asinini ed ovini dal 15 marzo al 31 dicembre è di : 38 UBA * (14 kg di sostanza secca giornaliera UBA * 285 giorni ) = 1516 2 q. di sostanza secca. Come si può facendo la differenza tra PRODUZIONE FORAGGIO e FABBISOGNO FORAGGIO nel periodo primaverile-estivo-auntunnale ( 1580 1 q. – 1516 2 q. = 63 9 q.) abbiamo 63 9 q. di sostanza secca in surplus. Di questi 50 q. vengono falciati è immagazzinati come fieno biologico per il fabbisogno invernale degli ovini.

PRODUZIONE DI FORAGGIO invernale per i BOVINI e ASININI:
La maggior parte del foraggio che a noi serve per l'alimentazione dei bovini nel periodo invernale dal 31 dicembre al 15 marzo deriva dal 7° settore che durante l'anno non viene pascolato e chiaramente ha una produzione di sostanza secca inferiore agli altri 6 settori proprio per il minor pascolamento: 13 ha * 16 q/ha = 208 q. di sostanza secca.

FABBISOGNO DI FORAGGIO invernale per i BOVINI e ASININI:
Nel periodo invernale bisogna far presente che le UBA diminuiscono in quanto i vitelli e alcuni asini che prima avevamo vengono abbattuti e quindi arriviamo ad un quantitativo di UBA di bovini e asinini uguale a 27. Il fabbisogno invernale dal 31 dicembre al 15 marzo è di :

27 UBA* (14 kg di sostanza secca giornaliera UBA * 75 giorni) = 283 5 q.di sostanza secca.

Come si può vedere se si fa la differenza tra PRODUZIONE FORAGGIO e FABBISOGNO FORAGGIO per i bovini e gli asinini nel periodo invernale (208 q. – 283 5 q. = - 75 5 q.) abbiamo un deficit di foraggio pari a : 75 5 q. di sostanza secca. Di questi 75 5 q. mancanti 65 5 vengono acquistati dal convenzionale e 10 dal biologico restando al disotto del massimo di 25 % di sostanza secca ammissibile nella razione giornaliera di prodotto non certificato biologico: 283 5 : 100 = 65 5 : X  = (100 x 65 5)/ 283 5 = 23% . Tenendo conto che questa razione viene data nei soli 75 giorni mentre negli altri 290 la razione è completamente biologica ci troviamo ben al di sotto del 10 % di sostanza secca ammissibile nell'arco dell'anno di prodotto derivante dal convenzionale.

PRODUZIONE DI FORAGGIO invernale per gli OVINI:
Come è stato scritto nel punto di PRODUZIONE DI FORAGGIO primaverile-estivo-autunnale un quantitativo di foraggio in surplus viene falciato e immagazzinato per gli ovini il quantitativo sopra descritto è di:  50 q. di sostanza secca.

FABBISOGNO DI FORAGGIO invernale per gli OVINI: Il fabbisogno di foraggio invernale dal 31 dicembre al 15 marzo è di: 10 UBA x ( 20 kg. di sostanza secca giornaliera UBA x 75 giorni) = 150 q. di sostanza secca. Il quantitativo di sostanza secca per UBA è di 20 kg. e non di 14 kg. come calcolato per i bovini. Per gli ovini infatti viene anche calcolata la prole che incomincia a nascere la prima settimana di febbraio e viene abbattuta ai primi di aprile quando le pecore ritornano al pascolo completo. Come si può vedere nella differenza tra PRODUZIONE FORAGGIO E FABBISOGNO FORAGGIO per gli ovini nel periodo invernale ( 50 q. - 150 q. = - 100 q.) abbiamo una mancanza pari a 100 q. sostanza secca. Di questi 100 q. che mancano 65 q.vengono acquistati e sono certificati di derivazione biologica mentre i restanti 35 q. vengono acquistati dal convenzionale restando anche in questo caso al disotto del massimo di 25 % di sostanza secca ammissibile nella razione giornaliera di prodotto non certificato biologico e anche al di sotto del 10 % di sostanza secca convenzionale ammissibile nell'arco dell'anno.

150 : 100 = 35 : X  = (35 x 100)/ 150 = 23 3 %

PROGRAMMA DI GESTIONE DELLA RIMONTA E DELLA RIPRODUZIONE:
-ALLEVAMENTO BOVINI:
Come è stato descritto sopra le vitelle da rimonta interna sono più o meno 2-3 all'anno ricavate dalle nostre fattrici. Per la riproduzione quest'anno 2001 passeremo all'inseminazione artificiale per la difficile reperibilità di tori certificati biologici e perchè per la fecondazione di sole 7-8 bovine all'anno il costo di mantenimento dell'animale è troppo dispendioso.

-ALLEVAMENTO OVINI: Le agnelle che servono per la rimonta interna vengono prese da quelle aziendali per un numero di circa 8-10 all'anno. Anche i montoni vengono scelti da quelli aziendali. Ogni anno viene scelto un maschio giovane che servirà per la monta dell'anno successivo mentre uno dei due vecchi dopo aver fecondato da agosto a ottobre viene venduto o abbattuto in modo da non avere problemi di consanguineità. La razza di pecore che alleviamo è la Carsolina o Istriana che è una razza in via di estinzione (250 capi sul territorio nazionale) e quindi assieme all'università di Udine stiamo molto attenti ai problemi di consanguinità anche se per ora non c'è nessun rischio sicuramente tra 2 o 3 anni dovremmo acquistare i maschi in Slovenia.

-ALLEVAMENTO ASININI: La gestione degli asini per la rimonta e simile a quella dei bovini e ovini scegliendo le femmine e i riproduttori dal ceppo aziendale.

PIANO SANITARIO:

  • ALLEVAMENTO BOVINI: Ai bovini viene fatto un solo trattamento annuo per la verminosi e precisamente dopo che i vitelli in allattamento vengono macellati. I prodotti usati sono quelli con un periodo massimo di sospensione di 10 giorni. Nell'intervallo di tempo che va da maggio a luglio quando sul Carso c'è la maggior presenza della zecca vengono fatti tre trattamenti sulla cute dei bovini per eliminare l'acaro che porta dolore e malattie all'animale. Il prodotto usato per eliminare la zecca è un piretroide che viene usato in forma curativa.

  • ALLEVAMENTO OVINI: Agli ovini viene fatto un solo trattamento annuo per la verminosi nel mese di novembre prima di trascorrere l'inverno. I prodotti usati sono quelli con un periodo massimo di sospensione di 10 giorni. Nell'intervallo di tempo che va da maggio a luglio quando sul Carso c'è la maggior presenza della zecca vengono fatti tre trattamenti sulla cute degli ovini per eliminare l'acaro che porta dolore e malattie all'animale. Il prodotto usato per eliminare la zecca è un piretroide che viene usato in forma curativa.

  • ALLEVAMENTO ASININI: il piano sanitario degli asinini è uguale a quello delle altre due specie di animali.

ALLEVAMENTO APISTICO:

PIANO DI GESTIONE DELL'ALLEVAMENTO APISTICO:
Nel nostro allevamento apistico composto da 15 famiglie i lavori iniziano la seconda settimana di marzo vengono visitate le arnie per controllare la forza delle famiglie. Dopo 15 giorni incominciamo a selezionare quelle più forti che se andranno incontro a sciamatura cercheremo di utilizzarle per recuperare regine nuove da inserire all'interno di quelle famiglie che hanno una regina vecchia o poco produttiva. Una di queste famiglie - pronta per il raccolto del miele di acacia misto millefiori - viene destinata alla produzione di fogli cerei inserendo dei telaini privi di cera per la difficoltà di reperire sul mercato cera certificata. Di nuovi fogli cerei ne produciamo circa 15 all'anno e abbiamo incominciato questo sistema di approvvigionamento nel 1999. Dopo gli altri raccolti circa altri 3 arriviamo in agosto periodo in cui nelle famiglie vengono controllate le varroe che muoiono di morte naturale. In quelle che presentano una caduta oltre le 20 varroe iniziamo i trattamenti con le tavolette di Api Life Var le altre famiglie invece vengono fatte produrre ancora per un mese in modo tale da riuscire a raccogliere il miele di Santoreggia; dopo questo raccolto verranno trattate anche loro con il prodotto prima descritto. Arriviamo quindi a dicembre quando attorno alla prima quindicina verranno fatti ad intervalli di 7 giorni due trattamenti con una soluzione con acido ossalico. Finiti i trattamenti con quest'ultimo prodotto le api non verranno più disturbate fino al 15 di marzo.

PROGRAMMA DI REPERIMENTO DEGLI ALIMENTI: Nel nostro apiario non viene dato nessun genere di alimento le api hanno il loro miele che immagazzinano durante l'anno nell'arnia e che da noi non viene toccato e ne modificata la posizione fino al 15 di marzo.

PROGRAMMA DI GESTIONE DELLA RIMONTA E DELLA RIPRODUZIONE: Non avendo una grande quantità di famiglie d'api la gestione della rimonta e della riproduzione è molto semplice: ogni anno viene cambiata circa la metà di api regine. Quelle regine che hanno 2 anni vengono abbattute e sostituite da delle giovani che vengono recuperate da celle reali prese da quelle famiglie in procinto di sciamatura. Gli sciami che eventualmente vengono inseriti in apiario sono quelli derivanti dalle nostre famiglie.

PIANO SANITARIO: Come si è potuto leggere nei capitoli precedenti i prodotti adoperati per il contenimento della varroa sono le tavolette di Api Life Var e una soluzione con Acido Ossalico:

Composizione Api Life Var:
100 gr. di prodotto contengono:
Timolo cristalli gr. 74 08
Mentolo cristalli gr. 3 7
Canfora cristalli gr. 3 7
Eucalipto aroma ess. gr. 16
Supp. in vermiculite q.b.a. gr. 100

Soluzione con Acido Ossalico:
acido ossalico gr. 25
acqua lt. 1
miele gr. 500

Az. Agricola ed Agrituristica
Parco Rurale "Alture di Polazzo"
via Fornaci 1/A Fogliano Redipuglia
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