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GUIDA AI VINI 2006
CAMERE DI COMMERCIO FRIULI VENEZIA GIULIA

La Regione: questa è una sorta di vademecum del buon bere che promuove tutto il territorio
Valduga: la risposta delle aziende è il segno che vogliono ancora investire in questo mercato
Una sezione della guida è per la prima volta dedicata alle più importanti feste del vino alle molte sagre paesane e alle frasche
Sono 43 i grandi vini della regione
Analizzate dagli esperti 1.150 bottiglie stilata la pagella di ben 225 aziende
Presentata la quinta edizione della Guida delle Camere di commercio

" La Guida ai vini 2006 ­ scrive Giuseppe Cordioli in Il Messaggero Veneto del 14 .12.2005­cambia look e amplia i contenuti. Realizzato dalle Camere di commercio di Udine Pordenone Gorizia e Trieste il vademecum si presenta con una veste grafica decisamente più leggera e moderna che oltre ad accompagnare la descrizione particolareggiata dei vini fa da cornice a sezioni "inedite" dedicate alle ricchezze e alle peculiarità della nostra regione. La pubblicazione che raccoglie le schede di 225 aziende vitivinicole distribuite su tutto il territorio regionale e una selezione di 906 vini (30 in più rispetto allo scorso anno). La cerimonia di presentazione è avvenuta in un padiglione di Udine Fiere a Martignacco e a presentarla è stata Maria Giovanna Elmi reduce dall'Isola dei Famosi.
A fare gli onori di casa è stato il presidente della Camera di commercio di Udine Adalberto Valduga. Sono poi intervenuti per un breve cenno di saluto anche il vicepresidente della Ccia di Pordenone Silvano Pascolo e quello di Gorizia Gianfranco Cappellari. In rappresentanza dell'ente camerale di Trieste c'era invece la marchesa Etta Carignani.
L'assessore regionale all'Industria e Turismo Enrico Bertossi che ha voluto evidenziare: «Questa guida promuove il vino ma anche il territorio. Chi viene a visitare la nostra terra magari solo per venire a visitare le cantine ne riceve poi una conoscenza decisamente superiore a qualsiasi tipo di promozione che possiamo andare a fare in giro per il mondo».
Il presidente del Comitato della Guida Enzo Lorenzon si è soffermato sulle difficoltà superate per arrivare alla quinta edizione. «Siamo in ritardo rispetto agli altri anni ma contrariamente a quello che in molti sostenevano anche questa volta ci siamo riusciti vincendo non poche difficoltà ­ ha detto­. Vorrei inoltre ringraziare gli oltre cento assaggiatori che hanno messo gratuitamente il loro tempo a disposizione per provare i vini in maniera rigorosamente anonima (i prelievi avvengono direttamente in cantina). I vini che arrivano a ottenere da 78/100 in su entrano di diritto nella guida e quelli che raggiungono e superano gli 85/100 dopo un'ulteriore valutazione vengono inseriti nella graduatoria di eccellenza».
Il presidente Valduga ha espresso il suo compiacimento: «Per essere arrivati alla quinta edizione seppur dopo un percorso difficile. Da quest'anno la guida ha sviluppato di più i capitoli relativi al territorio per aiutare a meglio conoscerne le caratteristiche. Le imprese hanno collaborato fattivamente fornendo una risposta concreta e molto importante e tutto ciò vuol dire che anche le aziende piccole credono nel futuro e vogliono investire in questo comparto».
L'assessore regionale all'Agricoltura Enzo Marsilio ha concluso complimentandosi perchè: «Questa è una pubblicazione molto importante per la promozione del territorio e dei suoi prodotti».
La guida come è stato evidenziato riserva molte novità: a cominciare dal calendario delle più importanti feste dedicate al vino alle sagre alle frasche e alle osmize del Friuli Venezia Giulia.
Al calendario si aggiunge un capitolo dedicato ai "Vini e vigneti" nel quale si parla della vendemmia 2004 dei vini autoctoni e non autoctoni de "Il vigneto chiamato Friuli" e l'inserto "Luoghi e sapori di una terra speciale" un itinerario ideale attraverso il territorio regionale e i luoghi di maggior fascino.
La parte relativa ai prodotti del territorio è stata fatta grazie al recupero del materiale di Fvg Gusto fornito dall'Ersa e da Agrapromo in parte rielaborato e poi tradotto anche in tedesco".


Guida cinque anni di crescita: tutto cominciò con 60 aziende

" Sono i numeri a confermare il crescente successo editoriale della guida presentata ieri al quartiere fieristico. La prima prima edizione risale al 2000 quando la Ccia di Udine fece stampare circa 10 mila copie della guida ai vini Doc alla quale aderirono 60 aziende. L'anno successivo le quattro Camere di commercio del Friuli Venezia Giulia trovarono l'intesa e diedero vita al comitato di gestione. E la seconda edizione venne presentata al Castello di Udine.
Quando nel 2002 i pionieri della guida si rimboccarono le maniche per rivitalizzare l'iniziativa trovarono l'interesse di ben 144 produttori. Ma il traguardo che si prefissarono erano i 200 partecipanti.
Traguardo già raggiunto nell'edizione del 2005 quando furono 218 le aziende presenti per un totale di 1.040 campioni prelevati. Per la presentazione della guida dello scorso anno venne scelto la cornice di Porto San Rocco a Muggia.
Quest'anno come detto sono 230 le aziende con 1.150 campioni prelevati. Un record se si considera che nel Friuli Venezia Giulia se ne contano complessivamente poco meno di 1.500.
A rendere ancora più evidente la credibilità della guida sono le adesioni: ben 230. Si pensi che all'ultima edizione del Vinitaly a Verona (una delle principali vetrine mondiali del settore vitivinicolo) sono state solo 170 quelle presenti.
Nell'edizione del 2006 la novità di maggior rilievo è legata alla valutazione: sono state eliminate le stelle (una due o tre a seconda della votazione ottenuta). Stavolta sono entrati tra i top solo i vini che hanno toccato o superato gli 85/100 ".
 

Esperti da tutto il Friuli V. G. per la pagella
Enologi assaggiatori e sommelier si sono riuniti per 94 volte prima di definire la graduatoria

"Per "dare i voti" ai 1.150 campioni di vino consegnati agli uffici della Camera di commercio di Udine gli esperti provenienti da tutta la regione si sono riuniti 94 volte.
A ogni seduta erano presenti 5 commissari rispettivamente tecnici degustatori iscritti all'albo delle Camere di Commercio enologi sommelier e assaggiatori. Ottanta sono state le sedute di prima degustazione e quattordici le sedute di secondo grado istituite per valutare i vini "top" del 2006 che sono state inseriti dell'albo d'oro della pubblicazione nel capitolo le "Stelle della Guida".
I campioni che dopo la prima tornata di assaggi avevano ottenuto un punteggio uguale o maggiore a 85/100 sono stati infatti sottoposti alle commissioni di "secondo grado" formate dai presidenti e presidenti sostituti delle commissioni di primo grado.
Il secondo livello di analisi ha così permesso di raggiungere il massimo dell'obiettività nella valutazione dei vini candidati al "top" della produzione vitivinicola regionale.
Da segnalare infine che per realizzare la guida è stata utilizzata la grande professionalità dei degustatori tutti con un'esperienza alle spalle di componenti delle commissioni camerali. Questo è stato voluto per ottenere nelle medesime condizioni di ufficialità non una semplice verifica sull'assenza di difetti ma una valutazione completa sulla qualità dei campioni presentati. L'enorme carico di lavoro ha indotto i realizzatori a inserire nelle commissioni anche due componenti individuati tra i nominativi segnalati dall'Assenologi e dall'Organizzazione nazionale assaggiatori vino (Onav)."
 

Scubla: facciamo riposare i nostri uvaggi in barrique per circa sette mesi
Dorigo i suoi "rossi" finiscono al Quirinale Bortolusso ha la cantina in una valle da pesca
I PREMIATI

. "Sono 43 i vini che a giudizio delle commissioni di esperti sono stati giudicati come meritevoli della massima valutazione. Questi prodotti d'eccellenza sono stati sottoposti a una doppia valutazione così come previsto dal regolamento della guida. Roberto Scubla titolare dell'omonima azienda agricola di Ipplis di Premariacco è particolarmente felice nell'apprendere che ben tre dei suoi vini sono stati inseriti tra le "stelle della guida": si tratta del bianco "Pomedes" 2003 il "Cratis" 2003 e il Tocai friulano 2004. «Il Pomedes è un uvaggio che ha una percentuale del 50% di uve di pinot bianco il 10% di chardonnay il 35% di tocai e il restante 5% di riesling renano ­ racconta il produttore­. Tutte uve raccolte alla fine di un'estate particolarmente calda e quindi molto mature. Per circa sette mesi il vino è passato in barrique di legno e poi era pronto alla vendita. Complessivamente ne sono state prodotte circa 5 mila bottiglie e si trova in vendita in enoteca a circa 15 euro la bottiglia».
Due vini prodotti dall'azienda agricola Bortolusso di Carlino figurano tra le top: pinot grigio e tocai friulano. È Sergio Bortolusso che assieme alla sorella Clara a raccontare l'attenzione costante alla qualità:«Cerchiamo di operare un'accurata selezione sulla vigna ­ racconta­. La nostra è una zona molto particolare data la vicinanza al mare e quindi si sente il salmastro la cantina è situata in una valle da pesca». Il rapporto qualità prezzo contraddistingue i prodotti dell'azienda di Carlino basti pensare che in commercio i vini selezionati dalla guida si possono trovare a circa 8 5 euro a bottiglia.
Molto particolare anche il vino dell'azienda "La Viarte" che è stato posto nella speciale classifica: il tazzelenghe 2001. «È davvero una produzione di nicchia:1500/2000 bottiglie ­ racconta Federica moglie di Giulio Ceschin il proprietario­. Mio suocero Giuseppe quando negli anni settanta decise di disboscare la zona e impiantare vigneti autoctoni scelse anche il tazzelenghe un vino che ora comincia a darci grandi soddisfazioni».
Girolamo Dorigo è abituato a ricevere riconoscimenti eppure conferma la sua gioia per i due vini prodotti nella sua cantina di Buttrio tra i 43 top in particolare perchè si tratta di due rossi: il Refosco p.r. 2002 e il "Montsclapade" 2002.
«Sono un "rossista" da sempre pur operando in una zona vocata ai bianchi ­ esordisce­. Ma grazie ai terreni argillosi su una collinetta di Buttrio riesco a ottenere rossi di struttura. Ma in regione ci sono anche altre zone ottime per ottenere grandi vini rossi: mi riferisco ad Aquileia».
Ma Dorigo racconta poi del suo refosco che è il vino preferito da Carlo Azeglio Ciampi il presidente della Repubblica che dopo averlo assaporato nel corso della sua visita a Udine nel maggio 2002 ha sempre voluto che nella cantina del Quirinale ce ne fosse una scorta.
«Era stato Pio Costantini a inserire il mio vino nel menù appositamente preparato per l'occasione ­ ricorda Dorigo­. La signora Franca non voleva nemmeno assaggiare il vino ma dopo ripetute insistenze lo ha bevuto. Ebbene da quel momento lo ha inserito tra i suoi preferiti parere condiviso anche dal Presidente»".

Bertossi: l'idea originale è di Gigi Valle
«La prima edizione della guida è nata da un'idea che mi diede Gigi Valle noto produttore di vino quando ero alla presidenza della Camera di commercio di Udine». Ha detto l'assessore Enrico Bertossi aggiungendo poi:«La guida è uno strumento molto utile in particolare per i piccoli produttori che altrimenti resterebbero fuori dalle guide nazionali proprio in virtù delle produzione limitate. Il successo è dovuto anche al fatto che le valutazioni sono rigorosamente anonime quindi c'è la possibilità di avere una comparazione seria e precisa. Questo contribuisce a un'ulteriore crescita qualitativa del prodotto».
«La nostra ed è ben noto non è una regione che in campo vinicolo produce grandi numeri ­ ha concluso Bertossi­ ma ha l'ambizione di conquistare i nostri clienti estimatori con la grande qualità".

 

Alla GUIDA 2006 anche Il Gazzettino del 14.12.2005 dedica uno speciale a firma di Francesco Antonini intitolato

La piccola doc Annia tra i grandi del vino

L'azienda Bortolusso piazza 2 bottiglie tra le 43 "tre stelle" delle Camere di Commercio. Scubla e Dorigo i più premiati Udine

" La piccola Annia ­ ultima nata tra le zone a denominazione d'origine controllata in regione ­ accanto ai grandi nomi del vino dei Colli orientali e del Collio.

È questa la gradevole sorpresa che ci riserva l'edizione 2006 della Guida ai vini del Friuli Venezia Giulia realizzata dalle quattro Camere di commercio e presentata ieri sera alla Fiera di Udine. Il Tocai e il Pinot Grigio ཀ di Emiro Bortolusso ­ la cantina più rappresentativa della doc Annia sulla strada tra Carlino e Marano 50 ettari vitati per una produzione media di 120mila bottiglie ­ hanno conquistato le "tre stelle" il massimo riconoscimento assegnato dai degustatori e collocano l'azienda condotta da Sergio e Clara Bortolusso al vertice dell'enologia regionale. Un risultato importante anche per noi consumatori perchè dimostra che è possibile produrre vini eccellenti a prezzi ragionevolissimi: le bottiglie di Bortolusso si possono acquistare in azienda per una cifra che si aggira sui 4 euro.

Meglio dei fratelli della Bassa friulana ­ con tre vini­top a testa ­ hanno fatto solo Girolamo Dorigo di Buttrio un habituèe dei premi a livello nazionale e internazionale e Roberto Scubla di Ipplis che con i suoi 12 ettari in Rocca Bernarda per il quarto anno di fila porta le sue bottiglie in cima alla classifica. Dorigo si è visto premiare lo Chardonnay ༿ e due rossi: il Refosco ༾ e il mitico Montsclapade della stessa annata. Scubla invece sale al vertice con l'uvaggio bianco Pomedes ༿ il Tocai ཀ e uno dei suoi vini di culto il Verduzzo Cràetis ༾.

Con due "tre stelle" a testa accanto a Bortolusso la Guida premia Collavini di Corno di Rosazzo Meroi di Buttrio e Paolino Comelli di Faedis. Ma va segnalato anche l'exploit della famiglia di Marco Felluga che conquista le tre stelle sotto due diverse sigle aziendali con il rosso Carantan ༽ della Marco Felluga e il Tocai ཀ di Russiz Superiore.

Exploit di Annia a parte nell'assegnare le 43 tre stelle (su 906 campioni provenienti da 225 aziende che hanno superato il vaglio delle commissioni) i degustatori della Guida hanno premiato le zone doc più classiche: ancora una volta la leadership è dei Colli orientali del Friuli con 26 vini­top davanti ai 9 del Collio ai 3 dell'Isonzo e ai 2 della sottozona Ramandolo. Va però ovviamente considerato il maggior numero di aziende Cof che hanno inviato campioni alla Guida e la maggiore estensione dei Colli orientali. Fatto sta che delle 35 aziende premiate con le tre stelle 23 hanno sede in provincia di Udine e 12 in provincia di Gorizia: escluse dai punteggi massimi le province di Pordenone e Trieste. I degustatori sono stati meno ecumenici rispetto all'edizione dell'anno scorso che premiò con il massimo punteggio anche le doc Aquileia Grave Latisana Carso e Lison­Pramaggiore.

Quest'anno non è possibile stabilire alcuna graduatoria tra le aziende che non hanno ricevuto le tre stelle in quanto la Guida 2006 ­ decisamente gradevole più ricca di informazioni turistiche e con una grafica rinnovata ­ ha rinunciato a rendere noti i punteggi intermedi (due stelle e una stella): tutti i vini elencati in Guida hanno comunque ottenuto un punteggio superiore a 78 centesimi e sono dunque di ottima qualità. I "tre stelle" invece sono stati valutati dai 90 centesimi in su.

Più accentuato dell'anno scorso il primato dei vini bianchi (29 su 43 tre stelle) interessante l'analisi dei vitigni vincenti: prevale da una parte il Tocai dall'altra gli uvaggi rossi ma piacciono parecchio anche gli autoctoni Picolit Refosco Schioppettino e Tazzelenghe ".