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Cormòns 10.12.04

SLOW FOOD FRIULI E PIEMONTE
RISCOPRONO INSIEME LE TRADIZIONI CONTADINE

Purcità " è parola assolutamente friulana che riunisce in se una serie di significati che vanno ben oltre il semplice momento della soppressione del maiale.
Se vogliamo questo è l'aspetto quasi secondario di un rito che-fortunatamente- le norme sanitarie hanno reso meno cruento alleviando di molto ( ma il maiale non lo può certamente testimoniare..) ogni dolore rispetto al passato.
Purcità è preparare con pazienza cura e metodo gli ingredienti che andranno ad amalgamarsi alle varie carni insaccati e non sotto l'occhio vigile del norcino figura professionale e carismatica alquanto destinata a diventare nei prossimi anni un'autentica mosca bianca.
Significa anche convocare amici parenti e quant'altri possano partecipare a quella che-così come la vendemmia- non è un momento di lavoro fine a se stesso ma quasi un premio che segue la ricorrenza di S.Martino dell' 11 novembre a coronare un anno di sacrifici.
Vero è che ogni norcino ha i suoi segreti che i giovani apprendisti al suo fianco tentano di cogliere rubando con gli occhi il mestiere. Vero è che ogni preparato ha la sua piccola storia. Di tutto un pò.
SLOW FOOD organizzazione mondiale da sempre attenta alla salvaguardia delle tipicità e delle radici rurali anche e soprattutto intorno alla cultura dell'arte norcina è impegnata da anni anche in Friuli con l'individuazione di determinati presìdi da riportare a dignità ufficiale in base al noto decreto ministeriale n. 355 del 1999.
Così è stato che nei giorni scorsi presso l'azienda agrituristica Magnàs di Cormons il vice presidente mondiale di SLOW FOOD Giulio COLOMBA ha voluto riunire i vertici regionali dell'associazione( in testa il delegato Renato TEDESCO i collaboratori Gavino TUSACCIU ed Ugo ONGARETTO il presidente di SUPERWHITES Friuli Renzo MARINIG ed altri ancora) per un incontro con i responsabili dell'omologa realtà piemontese che proprio nelle LANGHE - e segnatamente in quel di BRA ( Cuneo)- ha la sua centrale operativa da anni sotto la guida di CARLIN PETRINI.
Ne è venuto fuori una bella lezione di saperi contadini misti a confronto di metodi di elaborazione ed affinamento così diversi da regione a regione in cui si sono sbizzarriti a lungo i vari intenditori presenti a dimostrazione di quanto importante sia l'agroalimentare in campo socio-economico per l'Italia intera.

CF / 10.12.04