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Modifiche al disciplinare della D.O.C. "Carso"

RIUNIONE
CONSORZIO DI TUTELA VINI D.O.C. "CARSO"

Martedì 29 aprile 2003 - ore 19.00 - Monrupino

Si è svolta presso la sede del Consorzio di Tutela Vini D.O.C. "Carso" l'Assemblea Straordinaria dei soci con all'Ordine del Giorno: Modifiche al disciplinare della D.O.C. "Carso".

Erano presenti oltre ad un corposo numero di soci capeggiati dal Presidente Silvano FERLUGA il Segretario della Kmecka Zveza p.e. Edy BUKAVEC ed in qualità di tecnici il p.a. Ariedo PREZZA della Direzione Regionale dell'Agricoltura di Udine ed il dott. Gianni DEGENHARDT Capo dell'Ispettorato Provinciale dell'Agricoltura di Trieste.

Si è trattato di una serata molto importante per i vini della zona interessata e per il futuro dei viticoltori triestini e giuliani.

Si è parlato naturalmente di vino ma con l'ottica rivolta al prodotto locale alle sue tradizioni al recupero di quella cultura da sempre legata a questo prodotto e delle tradizioni ad esso connesse.

Gli argomenti trattati in modo particolare hanno determinato delle scelte che verranno messe in atto nel prossimo futuro in particolare si è deciso di richiedere l'iscrizione della vecchia varietà "GLERA" nel catalogo nazionale delle viti coltivabili e per questo si è deciso di richiedere all'ERSA la stesura di una scheda ampelografica della varietà considerata che già da anni viene coltivata sia in campi sperimentali che presso viticoltori proprietari di alcuni vecchi impianti appunto di Glera.

Si è deciso dopo ampie discussioni di inserire tra le D.O.C. del Carso un nuovo vino: il "Bianco Carso"; questo sarà formato con l'assemblamento di uve o vini tipici della zona a bacca bianca nelle seguenti proporzioni:

  • dal 30 al 50% di MALVASIA

  • dal 20 al 40% di VITOUSKA

  • il 30% di altre varietà a bacca bianca con l'esclusione di quelle aromatiche (es.: TRAMINER).

Si è deciso anche di richiedere alla Direzione Regionale dell'Agricoltura di poter inserire tra le varietà autorizzate e/o raccomandate nella provincia di Trieste della zona D.O.C. "Carso" oltre a quelle che ad oggi sono coltivabili all'interno della stessa zona D.O.C. ma solo in provincia di Gorizia anche varietà: Moscato Giallo e Franconia.

Alla fine molto tempo è stato dedicato al vino Terrano.

Per questo vitigno si è deciso di dar mandato al Presidente di studiare le modalità amministrative per modificare la zona di produzione per la D.O.C. Terrano del Carso attuale con l'idea di trovare una modalità per avere più D.O.C. distinte per il Terrano del Carso a seconda della zona di coltivazione (considerato che si ottengono risultati diversi se il vitigno è coltivato nell'attuale territorio a D.O.C. rispetto a quello più ristretto della zona di MONRUPINO e rispetto anche a quello che si può ottenere nell'intero territorio della D.O.C. "Carso" compresa la parte relativa alla provincia di Gorizia) ed a seconda dei metodi di vinificazione.

La serata si è conclusa con una bicchierata propiziatoria per il buon esito di queste determinazioni.