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ADDIO DOUGLAS ATTEMS
SIGNORE DELLE VIGNE

I vignaioli del Collio in lutto per la scomparsa del loro storico presidente.


 Il castello di Spessa visto dall'alto 

Il mondo agricolo e vitivinicolo del Collio Goriziano si è fermato per un giorno per stringersi idealmente attorno al proprio conte ed accompagnarlo nella sua ultima dimora. A  Piedimonte del Calvario in una chiesa gremita si sono svolte le esequie presenti  l'Assessore regionale Giorgio VENIER ROMANO il Commissario dell'ERSA Bruno Augusto PINAT i presidenti della Confagricoltura regionale Piergiovanni PISTONI   dell'Unione agricoltori giuliani Claudio CRESSATI del Consorzio tutela vini  Collio Marco FELLUGA agronomi enologi e tanti produttori del Collio con i quali il  conte aveva vissuto le esperienze più significative di una vita dedicata all'agricoltura alla vite ed al vino.  


 1964 - Marco Felluga e Douglas Attems

Ed è stato proprio il Presidente del Consorzio Collio Marco FELLUGA a riassumere  con toni commossi l'opera del Conte ATTEMS “il quale ha dedicato tutta la sua vita all'agricoltura rivoluzionando negli anni '60 la vitivinicoltura collinare goriziana.

Fu proprio nel 1964 che Douglas ATTEMS capì-prima d'altri-il significato della legge istituzionale delle DOC la 930 del 1963 attivando il primo Consorzio regionale di tutela ed una condotta agronomico-enologica che cambiò un modo vecchio di concepire la vitivinicoltura. Nacquero così quelle aziende che oggi portano alto il nome del territorio evolutesi in un ricambio generazionale armonico che il Conte ATTEMS ha condotto per mano per ben 35 anni quale presidente e dal 1999 quale “presidente onorario” apprezzato ed ascoltato”.    

Douglas Attems con Orietta Skok regina del vino '94

 Molto noto  in Italia e all'estero oltre che in Lucinico e nella sua Gorizia  Douglas ATTEMS ha lasciato un segno davvero indelebile nel mondo vinicolo  regionale .

Nato a Farra d'Isonzo nel 1914 Sigismondo Douglas Attems-Petzenstein si trasferì nel 1921 a Firenze dove trascorse con la famiglia gli anni della gioventù e dell'università fino a laurearsi in Giurisprudenza. Nel 1935 Douglas Attems ritornò a Gorizia e più precisamente in Lucinico dove stabilì il centro operativo  della sua attività e la sede dell'Azienda agricola ed annesse cantine . In quegli anni si dedicò alla riorganizzazione dell'azienda di famiglia introducendo  nuove specializzazioni colturali e varietali.    


 Douglas Attems con Pino Khail al Risit d'Aur 1995 

I nobili Attems si stabilirono  in Friuli nel 1106. Tra i segni della presenza della famiglia Attems a Gorizia il più visibile è Palazzo Attems in piazza De Amicis oggi sede della Pinacoteca Provinciale. La storia del Friuli e della Contea di Gorizia ha sempre visto qualche esponente del casato insignito di cariche religiose (come il primo arcivesvovo di Gorizia Carlo Michele d'Attems) civili o economiche.
Negli anni Douglas Attems ha ricoperto numerosi incarichi tra cui quello di  presidente dell'Unione agricoltori giuliani di Gorizia dal 1950 al 1990 presidente del Consorzio agrario provinciale dal 1949 al 1953 consigliere comunale di Gorizia per quattro anni presidente della federazione regionale agricoltori per otto anni probiviro della confagricoltura presidente del Comitato vitivinicolo della federazione regionale degli agricoltori consigliere del comitato vitivinicolo della Confagricoltura consigliere della Banca d'Italia di Gorizia dal 1958 al 1990.
Ma il suo nome resterà nella storia del vino per la creazione da lui voluta insieme ad un gruppo di produttori illuminati del Consorzio tutela vini del Collio di cui fu il primo presidente dal 1964 al 1999  per divenirne in seguito-come dicevamo-presidente onorario. Affidò all'enologo Gaspare BUSCEMI la prima condotta enologica alla compianta segretaria Lucia CORET BERTOS l'amministrazione ed al dr. Ennio NUSSI la consulenza organizzativa. Nel 1973 chi scrive prese il posto di consulente prima e poi di direttore del Consorzio dal 1974 al 1979 e fu una stagione  indimenticabile vissuta al fianco di un grande uomo che-insieme all'omologo ing. Sergio COSOLO del Consorzio Vini DOC ISONZO compartecipante all'esperienza originaria- mi insegnò  a condurre un'Associazione sotto il profilo umano e professionale.  


 Bruxelles '85 - Attems de Dottori Zandomeni e Fabbro 

Nel 1975 aveva richiesto ed ottenuto-primo in regione- l'incarico alla vigilanza contribuendo a rinsaldare l'immagine del territorio con tale ulteriore competenza .
In tempi recenti con l'obiettivo di rilanciare la Tenuta ed allargare i mercati dell'azienda di famiglia Douglas Attems ha siglato una partnership con i Marchesi de Frescobaldi una delle grandi dinastie del vino che aveva frequentato durante la sua permanenza giovanile a Firenze. Dell'azienda agricola era stato nominato presidente onorario. La sua grande testimonianza è oggi ripresa dalla figlia Virginia già da tempo responsabile delle relazioni pubbliche dell'azienda di famiglia . I solenni funerali si sono svolti  nella Chiesa di San Giusto Martire a Piedimonte cioè proprio  vicino all'antica residenza della famiglia Attems-Petzenstein distrutta durante la Prima guerra mondiale.

Claudio Fabbro - 335-6186627
GO 10 ottobre 2002
 

L'appello di Tavano:
«Gorizia valorizzi il prezioso patrimonio della dinastia degli Attems»

Lo storico e studioso Goriziano  Luigi Tavano  ha dedicato  all' insigne scomparso  un interessante intervento riportato nel Messaggero Veneto di Gorizia del 4 ottobre scorso .
”Nato allo scoppio della Prima guerra mondiale nella residenza che gli Attems Petznestein abitavano a Farra d'Isonzo (ora Russian Cressati) il conte Douglas Attems-esordisce Tavano- conclude la discendenza maschile di questo ramo degli Attems che può considerare come vertice della casata una delle più prestigiose del Goriziano la storica figura dell'arcivescovo Carlo Michele principe del Sri e primo arcivescovo di Gorizia. Nel grande «progetto Attems» avviato dall'istituto di storia sociale e religiosa di Gorizia nel 1986 il conte Douglas si riconobbe attivamente: aprendo il prezioso archivio di famiglia a Lucinico il cui contenuto trovò pubblicazione nell'intervento di Alessandra Martina nel volume «Carlo Michele d'Attems primo arcivescovo di Gorizia 1752-1774 — Studi introduttivi» edito nel 1988 pp. 89-95. Egli partecipò ai convegni internazionali sull'Attems insieme agli Attems del ramo S.Croce di Graz e dimostrò vivo interesse nella custodia di quello che archivisticamente risulta «Das Patrimonium der Attems»: una ventina di volumi sulla vita della nobile casata dal 1025 al 1908. Un archivio privato di evidente rilievo pubblico ordinato all'inizio del '900 dal co. Sigismondo un emerito studioso della storia che ruota attorno alla famiglia. Purtroppo in tale serie manca il volume VIII relativo proprio alla figura dell'arcivescovo dirottato in un archivio privato di Gorizia in modo del tutto incomprensibile (o forse troppo comprensibile).
Nel riverente ricordo della figura del conte Douglas appare non solo legittimo ma doveroso auspicio che tale patrimonio archivistico insieme al patrimonio artistico della famiglia venga valorizzato dalla città e dagli altri enti pubblici a vantaggio della cultura e della storia sociale che tanto devono nel Goriziano alla secolare dinastia degli Attems. Anche se la memoria della famiglia appare confinata in una strada della periferia a Piedimonte il palazzo di città — opera del Pacassi — attesta adeguatamente il contributo dato dagli Attems alla fisionomia della città: che il conte Douglas –conclude Tavano- ha onorato con la sua capacità e la sua presenza nel tessuto cittadino e nell'orizzonte regionale”.