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Siena 23 dicembre 2002-12-23

 

MONTEFALCO: è nata la Fondazione che gestirà il Centro nazionale dei vini passiti

 

E' nata la Fondazione che gestirà il Centro nazionale dei vini passiti di Montefalco. Il Comune e l'Associazione nazionale Città del vino hanno siglato nei giorni scorsi l'atto di nascita dell'istituzione che avrà il compito di coordinare attività di studio e ricerca intorno ai vini passiti italiani. Tra i primi obiettivi la realizzazione di un censimento per un atlante dei vini passiti che raccolga le informazioni sulla storia l'ambiente i vitigni i territori di produzione e le aziende e il miglioramento delle tecniche produttive e il sostegno ai produttori nel marketing e nella comunicazione.

Il Centro nazionale dei vini passiti ha sede presso il restaurato palazzo Santi-Gentili a Montefalco (Perugia) terra che vanta uno dei vini passiti più famosi il Sagrantino e che è realizzato con il contributo del Gal Media Valle del Tevere.

 

“La casa dei passiti – afferma il sindaco di Montefalco Valentino Valentini - rappresenta un'idea unica nel suo genere al mondo. Sarà la vetrina delle più note produzioni di vino passito italiane e un luogo di studio e di ricerca per la promozione di questa tipologia di vini che in Italia è molto frammentata a volte marginale ma di elevata qualità. Il nostro Sagrantino passito ne è un esempio tra i più illustri”.

In Italia esistono decine di vini passiti ai quali corrispondono altrettanti vitigni autoctoni alcuni allevati in quantità limitate frutto di diverse metodologie di vinificazione e produzione. Rappresentano punte di eccellenza nella qualità decretata sia dagli esperti che dal gradimento del mercato. Spesso si tratta di produzioni conosciute localmente quantitativamente limitate legate alla tradizione di un territorio.

 

“Questo grande patrimonio di conoscenze di storia di tradizioni ha bisogno di essere studiato e valorizzato approfondendo gli aspetti legati al territorio e alla produzione l'enologia il marketing e la comunicazione” ha afferma il Presidente dell'Associazione nazionale Città del Vino Paolo Saturnini all'atto della costituzione della neonata Fondazione.

 

Il Centro sarà anche un'enoteca permanente che presenterà le diverse tipologie di vini passiti e diverrà anche luogo di attrazione per il turista enogastronomico. I locali sono arredati con pannelli informativi che illustrano le principali caratteristiche dei vini passiti. Sono stati individuati i primi 9 vini passiti tra i più noti: Vin Santo Sagrantino passito Vino Santo trentino Albana di Romagna Passito di Pantelleria Malvasia delle Lipari Erbaluce di Caluso Vin Santo Occhio di Pernice Elba Passito Ansonica.

La Fondazione è stato lo strumento di gestione più idoneo per mettere assieme pubblico e privato; possono aderire enti locali istituzioni università produttori e sarà dotata di un comitato tecnico scientifico di alto livello professionale e scientifico.

Dalla Fondazione giunge subito una prima richiesta al legislatore; la precisa Paolo Benvenuti direttore dell'Associazione nazionale Città del vino: “Introdurre nella prevista riforma della legge 164 sulle denominazioni di origine norme che meglio definiscano cosa s'intende per vino passito data anche la confusione che regna intorno a questa tipologia di vini in fatto di processo produttivo e di commercializzazione. Questo per dare alle autentiche produzioni di qualità il giusto riconoscimento ed evitare confusione tra i consumatori”.

 

Uff. Stampa 0577/27.15.56